Le ciliegie hanno attratto l’attenzione nei campi della nutrizione sportiva per il loro contenuto in antocianine, ovvero composti fitochimici la cui azione è di tipo anti-ossidante e anti-infiammatoria.

“Meccanismo di azione”

Le antocianine contenute nelle ciliegie possono aiutare ad attenuare il dolore e ridurre la concentrazione ematica di bio-marcatori collegati alla degradazione del muscolo scheletrico. Gli allenamenti estenuanti degli atleti di endurance (ciclismo, maratona ecc.) incrementano la concentrazione di radicali liberi (ROS) che a loro volta aumentano la produzione delle proteine IkBα e MAPK che stimolano la produzione di NF-kB, il quale aziona la produzione di citochine scatenando così una reazione infiammatoria. Le antocianine delle ciliegie intervengono quindi sui radicali liberi inibendone la produzione e di conseguenza tutta la cascata di reazioni pro-infiammatorie (1).

Azione antiossidante delle ciliegie
(1) Meccanismo di azione antinfiammatoria delle antocianine delle ciliegie.

L’assunzione delle ciliegie, e in particolare del succo concentrato, si sta rilevando un strategia alimentare promettente in ambito sportivo. Infatti, aiutano gli atleti a migliorare il recupero in caso di sovra-allenamento e infortunio e ne migliorano le performance sportive nel breve termine. Gli effetti positivi dell’integrazione del frutto sono stati dimostrati in diversi discipline sportive come gli sport di forza, la maratona, il ciclismo e il nuoto.

Inoltre, a causa delle loro proprietà anti-ossidanti, è stato notato che in ambito clinico possono apportare dei benefici in disturbi reumatici quali la gotta e l’artrite. Infatti, le antocianine sono implicate nella regolazione degli stato redox dell’organismo umano.

Oltre a quanto già detto, queste sostanze contenute nelle ciliegie stanno emergendo come potenziale rimedio non farmacologico per la gestione di malattie cardio-metaboliche quali ipertensione e dislipidemie. Tali benefici, sembrano essere attribuiti all’azione delle antocianine sui meccanismi fisiopatologici di queste malattie.

Tuttavia, l’evidenza scientifica rimane ancora preliminare su questi argomenti e sono necessari ulteriori studi per capire in che misura possono migliorare le prestazione atletiche e lo stato di benessere e di salute delle persone.

Bibliografia

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